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domenica 18 novembre 2012

SOGNAVO L'AFRICA

Presa dall'euforia post cinema, tornata a casa, ho riesumato le bellissime lettere della mia Xola.
In questa vita non desidero essere madre. La mia é una scelta ponderata e criticata. Ma, come avrete capito, delle persone non mi importa un accidente.
Xola é una bellissima bambina di Nairobi, raccolta in una discarica 11anni fa da un padre comboniano, partorita da una povera prostituta. Aveva ancora il cordone ombelicale attaccato.
É stata cresciuta in orfanotrofio con altri bambini come lei.
10 lunghi anni fa, ancora 18 enne piena di sogni, andai ad una conferenza e un padre comboniano entrò nella mia vita di agnostica convinta, con i suoi racconti di Africa e bambini. Ci mostrò foto e fu in quel momento che incontrai gli occhioni nocciola di Xola, allora piccola bambina.
Ho deciso di adottarla in quel momento.
Sono 10 anni che ogni anno faccio sforzi extra per mandarle quei 600 euro che le servono. Sono 10 anni che lotto con autoritá e dogane corrotte per far arrivare a lei carta e matite.
Mi scrive che vuole imparare, che vuole viaggiare e vedere il mondo come me. Mi dice "Asante Mama" almeno ogni 15 parole.
Grata per...un quaderno e una matita su 30 inviati che le arriverá, grata per così poco, grata per il collegio che frequenta e per la sua educazione così cattolica...Mi parla della sua fede incrollabile per Gesù che é stato buono con lei a darle la sua vita e a darle la Mama, i suoi fratelli e le sue sorelle nella sorte. Non riesco a spiegarle che il suo entusiasmo sulla religione in realtá non entusiasma me che piano piano smetto di credere del tutto.
Ma una ragazzina con la pelle d'ebano e gli occhioni scuri riesce a mettere il sorriso sulle mie labbra in questi giorni duri.
A che serve desiderare una maternitá? Se ognuno di noi facesse un po' di sacrificio, renderebbe migliorabile la vita di un altro essere umano. Invece vogliamo figli di proprietá, egoisticamente, mentre i figli di nessuno non vivono o campano di stenti. Mi sono chiesta spesso come sarebbe se decidessi di mollare tutto per andare a dedicare la mia esistenza a questi splendidi bambini. Passerebbe ogni cosa in secondo piano, gli stupidi affanni della mia mente fortemente sociopatica. Enormi alberi secolari, il Nakuru con i suoi splendidi fenicotteri rosa, placide acque d'oceano dove fare lunghe nuotate notturne senza nulla addosso tranne la mia pelle. Una completa armonia con la terra nera, con la sabbia, con gli animali, con la vita che lotta per la sopravvivenza. Vivrei dei miei silenzi, dei miei sorrisi regalati a tanti occhi scuri dai denti bianchissimi. Dimenticherei cos'é un pc, cos'é un Ipad, un cellulare. Inizierei a scrivere di nuovo i miei racconti su carta e a scrivere quelle lunghissime lettere scritte a mano di cui sono tanto innamorata. Le indirizzerei a nessuno, probabilmente, o ad una persona sconosciuta. Racconterei di me, delle mie emozioni, delle mie paure, della mia quotidianitá.
E sarebbero vere... Sarebbero sincere, aperte, profonde come l'abisso che mi porto dentro.
Parole di una sconosciuta destinate al vento.



martedì 13 novembre 2012

QUATTA QUATTA...QUESTA SENSAZIONE...

E' da molto che non affido a queste pagine malinconiche le mie parole. Erano finite chiuse in un baratro di nulla.
Invece ora mi ritrovo a scrivere di nuovo, con dita velocissime, con nuova speranza.
Quatta quatta...questa sensazione di felicità ritrovata...
La mia persona, la persona dei miei silenzi, la persona che sentivo come un'ombra...un'ombra non è più.
E' fatto di carne e ossa, è fatto di un mondo bellissimo.
E' fatto di due occhi profondi come l'abisso che hanno paura a guardarmi, di un'anima talmente bella che risplende di una luce oscura che riesco a vedere così nitida, rischiarante la mia vita come una forza potente che mi è entrata nelle vene, come una droga di cui non riesco a fare a meno.

Ci ho provato a combattere...ma alzo bandiera bianca.
Ho farfalle nello stomaco.

Ero seduta nel bel mezzo della mia strada di vita, indecisa su cosa fare. Seduta da 11 lunghissimi mesi, lunghi come un'agonia.
Mi ha presa per mano e ho ricominciato a camminare. A passo sempre più spedito.
La donna triste sta andando via, ora torna la guerriera, quella che non si arrende mai, quella che va avanti anche in un percorso fatto di rovi, a suon di spinte e graffi dolorosi.

...Perchè non mi importa quante ferite riporterò, non mi importa di nulla.
Non mi importa di che sarà...chissenefrega.
Mi importa di aver aperto gli occhi, di aver stretto quella mano con forza e di aver capito che la mia anima non era più sola. Un essere simile a me esiste. Chiamalo, come al solito, destino, fato, sfiga, karma...(il concetto non varia) ma esiste lui. Lui solo. E non mi sono mai sentita così viva come adesso.

La persona migliore del mondo...ma cosa mi sta succedendo? Cosa mi ha fatto questa creatura?

Mi pervade un sorriso ebete...e me lo tengo stretto.

domenica 28 ottobre 2012

Gradi

Quanti gradi ha l'infelicità??? Non so se si possa andare avanti oltre, ma sicuramente questo mio è uno dei gradi massimi...non so ancora come sopravvivere, come andare avanti stampandomi una faccia fasulla ogni giorno...sto diventando una bambola di cera.

mercoledì 24 ottobre 2012

L'AMORE AI TEMPI DEL...SOCIAL NETWORK

Oggi ci si fidanza di più perché l'amore costa meno,perché si preferisce whatsapp a una chiacchierata davanti ad un caffè,perché i fast food hanno sostituito la "cena a lume di candela", perché un "mi piace"viene apprezzato più di un"Ti amo", perché non c'è più necessita di conquistare, e' più facile concedersi.Oggi ci si fidanza di più perché un post in bacheca ha sostituito il romanticismo di un
a lettera, perché è più facile chiudere un rapporto eliminandolo da un social network che iniziare una relazione basata sulla coltivazione di un sentimento... Oggi ci si fidanza di più , ma nessuno sta insieme veramente!!!!!! Io non posso rassicurare le amiche che piangono, ne' i miei amici maschietti che celandosi dietro un falso vittimismo si dichiarano contenti di essere single..questa e' la triste realta'...un mondo dove i valori di una volta non esistono piu'..dove regna la confusione e la paura per un futuro che potrebbe non esserci. (ci aggiungo...che meraviglia che erano quelle lettere scritte a mano...sincere...meravigliose,
piene di sentimenti...)
Che tristezza questi messaggi stringati, pieni di k, di cuoricini, di tvb...era così bello il TI VOGLIO BENE...
io vorrei tanto dirglielo TI VOGLIO BENE, vorrei tanto scrivergli una lettera, di quelle antiche, con una penna fatta con una piuma, con inchiostro di china nero. 
Gli scriverei che mi manca, che sono preoccupata per la sua assenza, che vorrei sapere cosa gli è successo, cosa gli passa per la mente.
Ma io non sono nessuno nell'abisso della sua vita. Quindi questa lettera sincera rimarrà vera solo nella mia testa, in attesa che qualcuna delle risposte alle mie domande arrivino da sole, nel monento in cui deciderà (se!) di parlarmene.
In effetti per questo sentimento mi servirebbe la mentalità da social network. 
Un bel pulsante che descriva NON MI PIACE a qualcosa che mi manda in bestia per quanto mi confonde. Un bel tasto ELIMINA per non doverci più pensare.
E invece ci penso...

mercoledì 3 ottobre 2012

UN BACIO SEGRETO

Ti bacio nel buio dei miei pensieri segreti, ti abbraccio nel silenzio della mia anima grigia.
Non sei mio, mai lo sarai...ma nella mia mente mio lo sei.
E ti stringo in segreto.

sabato 22 settembre 2012

IL GIORNO IN PIÙ - Fabio Volo

Allora cosa cerchi? Non lo so. Forse niente, forse tutto; magari adesso più che cercare voglio vivere quello che mi capita, quello che la vita mi dà. Amo giocare. Essere libera. Sono felice di me anche quando faccio la spesa e spingo il carrello. Se mi va la sera esco, altrimenti me ne sto a casa a leggere o a guardarmi un film... Difenderei questa condizione con tutte le mie forze. Sempre. Eppure anch'io a volte avrei bisogno di un abbraccio, di arrendermi e perdermi tra le braccia di un uomo. Un abbraccio che mi faccia sentire protetta anche se so proteggermi da sola... Sono in grado di fare le cose di cui ho bisogno, ma a volte vorrei far finta di non esserlo per il piacere di farle fare a qualcun altro per me. È una sensazione. Ma non voglio stare con un uomo per questo. Non posso scendere a compromessi, e non posso rinunciare a tutto quello che ho, alla mia libertà per quell'abbraccio che poi spesso con gli anni non c'è neanche più...

lunedì 17 settembre 2012

STORIA DI NOI DISPERSA

Quell' amore
violento come un vortice d'acqua
alla marina
era il Mio amore.
Folle e magnifico,
Assurdo e dolce
Terribilmente dolce
nello smorire scuro 
tuoi occhi
così tremendamente tristi
così tremendamente belli
così tremendamente strani
così tremendamente veri
così inspiegabilmente assurdi
come quell'amore.

mercoledì 12 settembre 2012

UN GRAN BEL LIBRO

E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
Non è quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non è quella che affannosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,...
non è quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...
la felicità non è quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose...
... e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.

E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
e impari che c'è felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'è nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

(Richard Bach)

NOSTALGIA

Dove andrò!
Lontano.
Attraverso infiniti tramonti.
Attraverso l’opalescenza
Di eterne albe.
E non ci sarà notte
Non ci sarà giorno.
                                                             Solo questa struggente
                                                                         Nostalgia

MICHAEL



E tu non torni ancora,

sospeso nei fili inestricabili del tempo.

Ed io non piango accanto alla speranza.

Tant’acqua è passata,

ma l'acrore dei sospiri è ancora denso.

La tua ombra è carne viva

nei sogni della mia adorazione;

la morte non esiste.

Un linguaggio presente

di quotidiana angoscia

mi lega alla tua vita d’oltreterra.

Pensieri sottili come anime innocenti

sostengono l’anima nei colloqui,

nel tempo in cui io resto al mondo e tu a Dio.

Ora torna l’autunno e i crisantemi

e io eternamente starei con te,

accanto alla tua bara incorrotta.

martedì 11 settembre 2012

DONNE, DIETA, INSALATA E...DOLCIFICANTE.

I tipici discorsi di donne ogni santissima volta che vado in pausa o ogni volta che finisco in un bar.
LA DIETA...LE CALORIE...
Ora...sto per addentare un maledetto pasticcino e devo sorbirmi sta gente?
Perennemente a parlare di calorie...
NOOOO IO NON MANGIO QUESTA ROBAAA NOOOOO FA INGRASSAREEE NOOOOO!
e io??? sono là, col pasticcino alla crema a metà tra mano e bocca...
Come fanno delle donne in gruppo a ridursi a parlare sempre di questo cazzo di argomento estremamente noioso???????????
Dio mio, a volte guardo il cibo e vorrei divorare tutto quello che non riesco a causa del mio stomaco operato, anche guardare il cibo mi rende felice.
Ma non sono magrissima e sono felicissima della mia morbidezza.
Per quale motivo rovinarsi la vita con la dieta?
Che, tra l'altro...fa diventare nervose, cattive, irritate col mondo, portatrici sane e insane di invidia nei confronti di ogni manico di scopa vagante.
E' così bella una donna con le curve!
Ma poi...senti certe donne parlare di dieta e di taglia fanno la 38??????????
Ma come state???????
Boh...rimango sempre più allibita dinanzi a certe femmine stordite...
NOOOOO IO STASERA MANGIO UN'INSALATAAAA (e magari dentro 10 kg di olio)
Ridicole!

Mi ricorda tanto l'amica di mia madre, una certa Palma.
Al bar...
Bombolone al cioccolato e caffè..."VUOLE LO ZUCCHERO?"
"NOOOO, SONO A DIETA, MI DIA IL DOLCIFICANTE!!!!!!!!!!!!"

bwahahahahahahahah
assolutamente senza parole...

...PERCHE' I RICORDI DI TE NON SI DIMENTICANO.

C'è un pensiero che mi tormenta in questi giorni stranissimi della mia vita.

...Per noi insieme non c'è più tempo, non c'è più spazio, nella mia vita come nei miei sogni inquieti.
Potrei scriverti, raccontare quel frammento di vita per renderlo eterno, chiuderlo in qualche file del mio computer intasato, ma i ricordi pesano come piombo e fatico a scrivere.

Di certo stanno per diventare due gli anni in cui Dio, destino, fato, sfiga (chiamala come vuoi) ti ha portato via da questa vita incasinata.
E che sia Dio, destino, fato, sfiga o chiunque, io odio ognuno di questi ogni volta che penso a te.

Mi dicono che non ci resta che accettare gli eventi della vita. Ma la morte pesa ai vivi, non credo che pesi ai morti.
Mi chiedo dove sei, mi chiedo che fai, mi chiedo se vivi ancora nella tua incorporeità come io ti immagino ancora.

Mi chiedo se sei qui vicino a me...non dico ogni giorno, visto che hai tanti su cui vegliare...ma una volta ogni tanto spero che vieni a trovarmi.
Non ti sogno da tanto tempo e questa cosa mi fa rabbia.
Darei non so cosa per vederti un'ultima volta, per un caffè, una chiacchierata...

NO...è UNA BUGIA. NON TI AVREI MAI LASCIANDO ANDARE VIA.

Qualche volta mi capita di scorgerti nella folla. Divento immobile, spalanco gli occhi, cerco meglio e non sei tu, ovviamente. Un chiaro sintomo della mia già precaria sanità mentale.
Ma tu questo lo hai sempre saputo, che la tua amica era una matta.

Mi manchi tantissimo, mio amico più caro, mio tesoro più nascosto.
Auguro sempre alla gente di conoscere un'amicizia come la nostra e che tutti la tengano stretta stretta per non farla andar via com'è successo alla nostra, scivolata tra le dita come sabbia stretta in pugno.
Sono passati due anni e io non mi rassegno...

Come si fa a rassegnarsi?
Tra i banchi di scuola da piccoli insieme, poi da adolescenti incasinati, poi da adulti ancora messi peggio. Come si fa a rassegnarsi? Io non riesco ancora. Io lotto ancora con la disperazione, amico mio.

Sei rimasto come il buio di un ritratto sul fondo della mia anima, come un sipario calato su un passato comune che non potrà ripetersi, un evento che mi ha resa talmente ricca e fortunata nell'averti avuto e talmente povera e sola nell'averti perso.
Mi rimane uno stupido tatuaggio molto criticato, che nessuno capisce.

Ogni graffio sulla pelle era una lacrima. Non di dolore fisico, ma di dolore nell'anima. "ecco, questo è per te, affinchè io mi svegli ogni mattina e lo guardi, per guardarlo ancora prima di dormire, per non dimenticare mai, per raccontare a tutti chi eri, chi sei stato per me. Il mio migliore amico. Una costola che mi hanno tolto, un pezzo della mia umanità strappato dal dolore, sostituito dal cinismo, e dall'impossibilità di credere che non potrà mai esserci nessuno come te. Mai. Come te, nessuno mai."

...Perchè i ricordi di te non si dimenticano.



TUTTO CIò CHE DI TE OGGI RIMANE

Non mare
non fiume
non d'acqua
il turbinare veloce
solo un placido lago
di apatia e indifferenza
è tutto ciò che di te
oggi rimane.

Senza remi
la barca che solca il tuo lago
e lenta ci culla
trastullandoci amara
su acque di noia.

La vita:
un solo miraggio lontano.

Ascoltami:
Se tu non sai ricordare
di quando
di come
sapevi amare
preferirei mi facessi del male.
Trasformati in ghiaccio,
ritorna di fuoco
ma non questo tiepido stato di cose.

Sii calda
sii fredda
strada dritta
non tortuosa via di mezzo.

Amami
Odiami
Sii qualcosa!

Insultami
Feriscimi
Mordimi
con la stessa impetuosa violenza
di come baciavi!

Sarebbe più onesto,
saremmo più vivi
e ti amerei molto di più
di come ti amo.

HO SEMPRE DESIDERATO ESSERE UN PESCE

Stanotte ho sognato di nuotare in mare.
Una sensazione di libertà unica, un mondo silenzioso fatto solo di acqua, fatto solo di scorrere.
Vedevo il mondo sotterraneo attaverso i miei occhi onirici.
Mi sono svegliata ridacchiando! Ricordavo quand'ero bambina, quando volevo tanto avere un acquario di pesci marini.
Coralli meravigliosi, Cavallucci marini, Pesci Pagliaccio, Pesci Chirurgo, Acanturidi...colori e colori sulla barriera corallina...un piccolo mondo da avere in casa.
Ovviamente non ho mai avuto un acquario. Ho cercato di spuntarla adesso, a casa mia...ma, OVVIAMENTE ancora, ho trovato l'opposizione del mio coinquilino umano. (ed è per questo che amo i miei coinquilini animali...)

Quand'ero piccola avevo una lampada rotonda rotante, con dipinte immagini dell'oceano.
L'accendevo al buio e proiettava sul muro le meravigliose immagini di pesci, alghe, acqua e bollicine. Mi addormentavo così, combattendo la solitudine, creandomi un mondo di pace sott'acqua.
Le bambine a scuola desideravano essere farfalle, cavalli, gatti...io, invece, volevo essere un pesciolino.
Anche rosso, che importava. Ma pur sempre con la testa sott'acqua dove nessuno poteva raggiungermi.

BLUBLU...
OOooo...o.oo.O
(Tutto questo per dire che A-mi piacciono i miei sogni, sono una delle poche cose che mi mettono di buon umore in questo periodo B- odio i coinquilini umani, fanculo C- ho bisogno di silenzio o di qualcuno che lo migliori)
quindi con questo tocco di cinismo possiamo cominciare bene questo martedì luuuunghissimo

lunedì 10 settembre 2012

1984

Per come la vedeva lei, la vita era un fatto semplicissimo. Tu ti volevi divertire, loro te lo volevano impedire, e allora tu facevi del tuo meglio per infrangere le regole.
(George Orwell)

BIRRA VS GNOCCA

> Una birra è sempre bagnata.
> La gnocca va incoraggiata.
> 1 Punto alla birra.
>
> Una birra fa schifo servita calda.
> 1 Punto alla gnocca.
>
> Una birra ghiacciata ti soddisfa.
> 1 Punto alla birra.
>
> Se ti ritrovi un pelo nei denti bevendo birra, potresti aver voglia di
> vomitare.
> 1 Punto alla gnocca.
>
> Se torni a casa puzzando di birra, tua moglie ti rimprovera.
> Se torni a casa puzzando di gnocca, tua moglie potrebbe lasciarti.
> * Punteggio pari (dipende dai punti di vista!)
>
> Dieci birre in una notte e non puoi più guidare.
> Dieci gnocche in una notte e non c'è più bisogno di guidare.
> 1 Punto alla gnocca.
>
> Se ti fai una birra in un locale affollato è normale.
> Se ti fai una gnocca in un locale affollato, diventi un mito.
> 1 Punto alla gnocca.
>
> Se un poliziotto ti sente addosso puzza di birra, potrebbe arrestarti.
> Se un poliziotto ti sente addosso puzza di gnocca, potrebbe offrirti una
> birra.
> 1 Punto alla gnocca.
>
> La birra, più è stagionata, meglio è.
> 1 Punto alla birra.
>
> Se ti fai una birra con un preservativo indossato, non senti la differenza
> di gusto.
> 1 Punto alla birra.
>
> Tanta birra può farti vedere gli ufo.
> Tanta gnocca può farti vedere Dio.
> 1 Punto alla gnocca.
>
> Se ti chiedi sempre come sarà la prossima gnocca sei normale.
> Se ti chiedi sempre come sarà la prossima birra, sei alcolizzato.
> 1 Punto alla gnocca.
>
> Strappare l'etichetta da una bottiglia di birra è divertente.
> Strappare le mutandine a una gnocca è MOLTO più divertente.
> 1 Punto alla gnocca.
>
> Lo stato tassa la birra.
> 1 Punto alla gnocca.
>
> Se ti fai un'altra birra, la prima non s'incazza.
> 1 Punto alla birra.
>
> Sei sempre sicuro di essere il primo ad 'aprire' una birra.
> 1 Punto alla birra.
>
> Se fai agitare una birra, dopo un po' si calma da sola.
> 1 Punto alla birra.
>
> Bionda, rossa, bruna o nera, in qualsiasi momento puoi scegliere la birra
> che vuoi.
> 1 Punto alla birra.
>
> Di una birra, si sa esattamente al centesimo quanto verrà a costare.
> 1 Punto alla birra.
>
> La birra non ha una madre.
> 1 Punto alla birra.
>
> PUNTEGGIO FINALE: BIRRA BATTE GNOCCA.
> Se sei una donna ed in questo momento ti stai incazzando
> sappi che una birra non avrebbe rotto le palle se avesse perso questo
> scontro:
> 1 altro punto alla birra!!!

L'ALTROVE - Fernando Pessoa

Andiamo via, creatura mia,
via verso l'Altrove.
Lì ci sono giorni sempre miti
e campi sempre belli.

La luna che splende su chi
là vaga contento e libero
ha intessuto la sua luce con le tenebre
dell'immortalità.

Lì si incominciano a vedere le cose,
le favole narrate sono dolci come quelle non raccontate,
là le canzoni reali-sognate sono cantate
da labbra che si possono contemplare.

Andiamo via, creatura mia,
via verso l'Altrove.
Lì ci sono giorni sempre miti
e campi sempre belli.

La luna che splende su chi
là vaga contento e libero
ha intessuto la sua luce con le tenebre
dell'immortalità.

Lì si incominciano a vedere le cose,
le favole narrate sono dolci come quelle non raccontate,
là le canzoni reali-sognate sono cantate
da labbra che si possono contemplare.

Il tempo lì è un momento d'allegria,
la vita una sete soddisfatta,
l'amore come quello di un bacio
quando quel bacio è il primo.

Non abbiamo bisogno di una nave, creatura mia,
ma delle nostre speranze finché saranno ancora belle,
non di rematori, ma di sfrenate fantasie.

Oh, andiamo a cercare l'Altrove 

LA FAVOLA CHE AVREBBERO DOVUTO RACCONTARCI DA PICCOLE

C'era una volta in un paese lontano lontano,una bellissima principessa,indipendente e sicura di sè
Incontrò una rana mentre stava seduta
contemplando argomenti ecologici
sulle sponde di un laghetto incontaminato
in un prato verde vicino al suo castello.
La rana le saltò in grembo
e disse: Elegante Signora,
io ero un bel principe
finchè una strega cattiva
non mi fece un incantesimo.
Un bacio da te, comunque,
ed io ritornerò ad essere
il bel principe che sono
E poi, dolcezza,
noi ci potremo sposare
e mettere su casa nel
tuo castello insieme a mia madre.
dove tu potrai cucinare per me
lavare I miei vestiti
portare nel tuo grembo i miei figli
ed esserne per sempre grata.
quella sera
mentre la principessa cenava beatamente
con gambe di rana saltate in padella
con un vino bianco
ed una salsa di cipolle
ridacchiava a pensava
tra sé
"COL CAZZO."


RESPIRA...

Il segreto per vivere bene? Fermarsi e respirare.
Mi dico: "Respira..."
ma la rabbia aumenta, si blocca ogni cosa dentro di me, sento una sensazione allo stomaco che mi attanaglia, che mi disintegra.
Sono un'idiota patentata, racchiusa nei miei pensieri autodistruttivi del momento.
Come cavolo si fa?
Come cavolo si esce da questa situazione in cui mi sono deliberatamente e sconsideratamente cacciata?
Come si fa ad avere a che fare OBBLIGATORIAMENTE con persone che non stimiamo ma che vorremmo solo vedere SCHIACCIATE?
Sono una persona abituata ad eliminare i problemi alla radice, che siano anche solamente oggetti o persone.
Non voglio zavorre attaccate, pesi piombo attaccati alla caviglia come catene di carcerato che ti spingono sempre sul fondo.
E, porca di quella miseria ladra, al momento mi trovo incatenata a quel maledetto fondo e mi sto facendo annegare. Come reagisco??? Mi arrabbio. Ogni giorno sempre più simile al cammino verso il patibolo, verso la forca.
...RESPIRA...
e come si respira sott'acqua?
Nessuno mi darà la bolla magica di ossigeno, nessuno verrà a darmi una bombola.
E nemmeno me la merito.
Uscirò dai miei casini, ne uscirò. Prima o poi.
Sono una persona paziente...ce la farò a sganciarmi da queste persone orrende, da questa esistenza che non mi rispecchia e non mi appartiene per niente.
RESPIRA............

Ripristino del blog

sono tornata! dopo la dipartita del primo blog, dimenticato a causa delle credenziali di accesso perse, recupero il tutto con questo qui, primachetudorma2...e speriamo bene!
blog originario e oramail in abbandono primachetudorma.blogspot.it